Riforma del test di medicina 2025: i rettori bocciano la proposta

Leonardo

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Riforma del test di medicina 2025: i rettori bocciano la proposta

Il test di Medicina 2025 cambia volto

Il test d’ingresso per la facoltà di Medicina è stato al centro di accesi dibattiti negli ultimi anni, e il 2025 promette di segnare un nuovo capitolo nella storia della selezione. Il Ministero dell'Università e della Ricerca ha proposto modifiche significative per l'accesso a Medicina, con l'obiettivo di rendere il percorso più equo e accessibile a un numero maggiore di studenti. Tra le novità principali della riforma c'è la possibile abolizione del numero chiuso. Questo significherebbe, in teoria, un accesso libero alla facoltà di Medicina, con una successiva scrematura basata sui risultati degli esami del primo semestre. Tuttavia, tale cambiamento ha sollevato diverse preoccupazioni tra gli atenei italiani.

Le preoccupazioni della Crui

La Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) si è espressa in modo critico riguardo alla riforma. Uno dei principali timori è che l'abolizione del numero chiuso porti a una crescita incontrollata delle immatricolazioni. Le università si troverebbero a gestire un numero di studenti troppo elevato rispetto alle risorse attuali, già insufficienti per i circa 20.000 studenti che ogni anno riescono ad accedere al corso di laurea. Giovanna Iannantuoni, presidente della Crui, ha sottolineato che "l'ingresso di 40-60 mila candidati in più è semplicemente impensabile". Le università non avrebbero né i fondi né le strutture per accogliere un numero così elevato di matricole, rischiando di compromettere la qualità della formazione.

Quali sono i rischi per il futuro?

Oltre al problema delle risorse, c'è anche il rischio di un eccesso di laureati in Medicina in futuro. Con un numero crescente di studenti che riuscirebbero a completare il percorso di studi, ci potrebbe essere una sproporzione tra il numero di medici disponibili e le reali esigenze del sistema sanitario italiano. A questo si aggiunge il problema della mancanza di specialisti in settori cruciali come l'emergenza-urgenza. Secondo la Crui, il rischio è di formare troppi medici generalisti senza garantire un’adeguata formazione post-laurea nelle specializzazioni più richieste.

Tempistiche della riforma

Nonostante i dubbi sollevati dai rettori, la riforma del test di Medicina è ancora in discussione e non entrerà in vigore prima del 2025. Gli studenti interessati dovranno quindi continuare a seguire da vicino l'evoluzione delle normative per prepararsi al meglio.


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